L’otto marzo con zia Renata

La incrociavo spesso perché eravamo dirimpettai in via Paolo Emilio, dove avevamo entrambi lo studio, ma la avevo conosciuta chissà quando, forse in occasione di uno dei numerosi incontri da lei organizzati ai quali volentieri partecipavo in qualità dim >Presidente di >Federarchitetti Roma.

Ho da subito provato simpatia e stima per l’architetto Renata Bizzotto, affettuosamente chiamata “zia Renata” dagli amici e ho avuto l’impressione di essere stato ricambiato, anche per la sua attenzione e rispetto per il mondo dei sindacati delle professioni tecniche e delle associazioni di una delle quali (AIDIA) era socia onoraria.

In occasione del 8 marzo, ricorrenza da molti definita “festa della donna”, non sono mai riuscito ad interpretarne correttamente il significato, anzi talvolta urtando la suscettibilità di quanre  tra loro ritengono, forse a ragione, che L’8 MARZO NON E’ UNA FESTA .

E allora, in questa giornata, ho  ritenuto opportuno evitare la retorica della ”architettura al femminile” (come si trattasse di una cosa diversa) o di immaginare per loro ruoli minori, di designer o di interior design, e ho pensato di proporre il ricordo di una donna e architetto che è nata in provincia di Padova nel 1935 e ha passato quasi tutti i giorni della sua vita a Roma, dove ha studiato e lavorato combattendo spesso contro il pregiudizio di ch, anche tra le donne,i considerava, e forse considera ancora, che la professione di architetto competesse solo agli uomini, come quando è riuscita a vincere la contrarietà del padre ad iscriversi alla facoltà di architettura, dalla quale uscirà, nonostante le diffidenze e contrarietà del corpo docente, laureandosi a soli 25 anni con ottimi voti, iscrivendosi poi, nel  gennaio 1961, all’Ordine degli Architetti P.P.C. di Roma. e provincia con il n° di matricola 1332.

I primi successi, per zia Renata, già all’indomani dell’iscrizione all’Ordine di Roma, quando, dopo avere portato e offerto all’Amministrazione di Treno  la voluminosa documentazione del suo esame di urbanistica contenente interessanti proposte per l’assetto urbanistico della città, viene quasi subito chiamata dall’amministrazione che affida al professore  e ai suoi ex studenti, tra i quali Renata Bizzotto, l’incarico congiunto della stesura del Piano che sarà poi consegnato nel 1964 e continua poi la collaborazione con lo studio dell’arch. Plinio Marconi e del prof. Ing. Achille Petrignani .

Intraprende l’attività di docenza, iniziata nel 1968 come assistente volontaria alla facoltà di ingegneria edile-architettura dell’Università degli studi di Roma “La Sapienza”, dove, dal 2003 al 2007, ottiene la cattedra di professore ordinario di “Disegno dell’architettura II Laboratorio progettuale II” che le impone, per lo stesso periodo, la scelta di optare per il tempo pieno.

Scrive molti libri e pubblicazioni, prevalentemente riferibili alla sua attività di docenza, e si avvicina all’Ordine degli architetti, nel quale viene eletta nel 1975 e poi rieletta ricoprendo la carica di Segretario del Consiglio negli anni 1980-83, e organizzando la computerizzazione degli uffici.

Nel 1990 contribuisce Alla la fondazione nel 1990 del Ce.S.Arch. –

In qualità di Vicepresidente dell’Ordine, carica ricoperta fino al ‘1992,  organizza, fra l’altro, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e in accordo con le più importanti riviste italiane di architettura, la mostra “Architectonicum”, una mostra itinerante nenelle sedi più prestigiose dei Paesi europei che mettono a disposizione, dal ’92 al ’93 le loro sedi più prestigiose, offerte, a Budapest, Mosca, Praga, Varsavia, Riga, Tallin e Vilnius.

Nel 1994, rieletta nuovamente, assume la carica di Presidente dell’Ordine degli Architetti di Roma, ormai il più numeroso d’Europa, mantenendo la carica fino al1997, quando deve dimettersi  in quanto eletta al Consiglio Nazionale, dove verrà riconfermata per tre mandati consecutivi come Presidente del Dipartimento Formazione e Ricerca Scientifica.

Con l’intenzione di continuare a promuovere l’Architettura e la professione di Architetto, interpretando perfettamente quella che dovrebbe essere la vera missione degli Ordini professionali e dei loro consiglieri, l’arch. Bizzotto, sempre alla ricerca di nuove iniziative, si dedica ad attività multimediali organizzando dibattiti radiofonici e televisivi in accordo con il MIUR, e dal 2002 al 2005 promuove, con l’affiancamento del Ministero degli Affari Esteri incontri internazionali in altre prestigiose sedi a Tokyo e Kobe, in Giappone, Kuala Lumpur in Malesia, Bruxelles in Belgio, Caracas in Venezuela, Oslo in Norvegia, Reykjavik in Islanda, Istanbul Turchia.

Nel 2003, nella nuova prestigiosa sede di piazza Manfredo Fanti affianca, fino al 2007, la Presidenza della Società Acquario Romano nella gestione di eventi dell’OAR. ricreando il Dipartimento di video comunicazione e coordina la nuova serie televisiva “Mi chiamo città” con RAInews24 e quella radiofonica “Fatti minimi”.

Nel 2009 le viene affidata la responsabilità del Centro di Documentazione Multimediale e di Videocomunicazione – DOMUVICO che ancora presiede.

Nel mese di marzo 2021 zia Renata se ne è andata lasciando a molti di noi il ricordo di una donna gentile, capace, intelligente e determinata, molto vicina ai suoi colleghi e rispettosa delle istanze provenienti dai sindacati delle professione tecniche e dalle associazioni degli architetti.

Arch. Giancarlo Maussier

(presidnte di Federarchitetti Roma)

Fonti:

https://www.architettiroma.it/50_anni_professione/bizzotto-renata/

https://awn.it/news/cnappc-informa/8578-in-memoria-dell-architetto-renata-bizzotto


via Paolo Emilio n° 7,
00192 ROMA

T. +39 06 3243317
F. +39 06 32647392

Email
info@federarchitettiroma.it
federarchitettiroma@pec.it